Tuttavia, secondo un'ordinanza pubblicata questo martedì sulla Gazzetta Ufficiale, viene introdotto un "periodo transitorio" tra l'attuale sostegno e quello che sarà approvato per il 2026, al fine di consentire "la chiusura delle domande di rientro in Portogallo avvenute tra il 2019 e il 2025".

Pertanto, la misura si applica ora agli emigranti che iniziano a lavorare nel Portogallo continentale tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2025. Sono ammissibili le aziende o i posti di lavoro creati e i contratti di lavoro a tempo indeterminato stipulati durante questo periodo.

Il periodo di presentazione delle domande inizia 15 giorni lavorativi dopo la pubblicazione dell'ordinanza, ossia il 28 ottobre, e termina il 31 marzo dell'anno successivo. Le domande saranno approvate fino al limite di budget stabilito.

Per quanto riguarda il regime di accesso, viene revocato l'obbligo per i richiedenti di presentare una copia del contratto di lavoro e una dichiarazione di assenza di debiti o l'autorizzazione a consultare online i contributi previdenziali presso l'Autorità fiscale e doganale(AT) e la Sicurezza sociale.

L'Istituto per l'impiego e la formazione professionale(IEFP) è responsabile della pubblicazione del rispettivo avviso di candidatura e della pubblicizzazione delle rispettive regole e scadenze. L'IEFP deve elaborare le norme tecniche necessarie per l'attuazione del programma "entro dieci giorni lavorativi dalla data di entrata in vigore dell'ordinanza", cioè a partire da mercoledì 8 ottobre.

A luglio, il coordinatore del Programma Regressar, José Albano, ha riferito che "la prima metà del 2025 ha battuto tutti i record in termini di numero di portoghesi rientrati", superando i 36.000 emigrati.

Oltre il 73% dei portoghesi rientrati nel programma ha un'età compresa tra i 25 e i 44 anni, e di questi il 34% sono giovani con laurea, master o dottorato.

Le domande provenienti da 116 Paesi sono guidate dalla Svizzera, seguita da Francia e Regno Unito, che attualmente registrano una media di 405 domande al mese nella prima metà di quest'anno, ha concluso l'esecutivo.

Secondo il Governo, tra il 2019 e il 2024 questa misura ha sostenuto, in media, il ritorno in Portogallo di 2.217 emigranti all'anno.

Il Programma Regressar è stato creato nel 2019 dal Governo di António Costa con l'obiettivo di incoraggiare il ritorno degli emigranti portoghesi e discendenti portoghesi, in particolare quelli che hanno lasciato il Paese durante il periodo della Troika. La misura offre diversi incentivi finanziari e fiscali, tra cui sussidi, co-pagamento delle spese di viaggio, una linea di credito per sostenere gli investimenti aziendali e un'esenzione fiscale del 50% sul reddito per cinque anni dalla data del rientro.

Nel 2022, la portata del programma è stata ampliata, sia nel tempo che nell'universo dei beneficiari, ma la sua validità termina il 31 dicembre 2026, data dopo la quale sarà sostituito dal Programma Voltar.