"In questo momento la comunità [portoghese] è perfettamente tranquilla. Viene informata di tutti i possibili aggiornamenti sulla situazione e, pertanto, non abbiamo finora alcuna situazione (...) degna di nota o di reclamo", ha indicato Paulo Rangel, interrogato dai giornalisti in Parlamento.
"Ovviamente, la nostra ambasciata è in contatto con l'intera comunità portoghese, che conta circa 770 cittadini portoghesi, e (...) forse altri 50 che si trovano temporaneamente [nel Paese], con i quali, tra l'altro, eravamo già in contatto", ha spiegato.
Rangel ha chiesto "che non venga usata la violenza in nessun caso" e ha rinnovato l'appello, già lanciato dal governo portoghese mercoledì scorso non appena la situazione è stata resa nota, per un ritorno alla "normalità costituzionale", oltre che per una "moderazione nell'uso della forza, anche nelle detenzioni".
"Il Portogallo ribadisce, come altri membri della comunità internazionale - a partire dalle Nazioni Unite, ma anche, ad esempio, il Brasile e l'Unione Europea - che è fondamentale tornare alla normalità costituzionale. Pertanto, c'è un appello, direi (...) urgente, a coloro che attualmente detengono l'autorità effettiva (...) a creare le condizioni per un ritorno alla normalità costituzionale", ha aggiunto.
Il capo della diplomazia portoghese ha anche chiesto che venga ripreso il conteggio finale dei risultati elettorali.
I militari guineani hanno annunciato mercoledì di aver preso il potere, un giorno prima che la Commissione elettorale nazionale della Guinea-Bissau annunciasse i risultati delle elezioni generali, tenutesi domenica.
Il generale Horta Inta-A ha giurato oggi come Presidente di transizione della Guinea-Bissau, in una cerimonia tenutasi presso il Quartier Generale delle Forze Armate guineane, un giorno dopo la presa di potere da parte dei militari.
La notizia è stata diffusa dai social media guineani, in particolare dalla Televisione della Guinea-Bissau(TGB).
Il giorno dopo il voto, lunedì, il candidato dell'opposizione Fernando Dias ha ottenuto la vittoria al primo turno contro il Presidente della Repubblica Umaro Sissoco Embaló, in corsa per il secondo mandato.
Dalla sua indipendenza dal Portogallo, la Guinea-Bissau ha subito cinque colpi di Stato, 17 tentativi di colpo di Stato e una serie di cambi di governo.







