"Lisbona ha urgentemente bisogno di un CIT [Centro di Installazione Temporanea] in grado di soddisfare le reali esigenze, come raccomandato dalla Commissione Europea fin dal 2017", sottolinea l'ispettrice Ana Margarida Maia nel Rapporto globale ISAP - Ispezioni senza preavviso 2024, pubblicato dal quotidiano Público e consultato anche da Lusa.
La regione di Lisbona dispone di un unico Spazio Equivalente a un Centro di Installazione Temporanea (EECIT), che opera presso l'aeroporto Humberto Delgado e che, secondo il documento, ha una capacità di 25 cittadini, distribuiti in un'ala femminile, un'ala maschile e tre stanze per uso eccezionale.
Per Ana Margarida Maia, questa capacità "è limitata e inadeguata al numero di cittadini che, per legge, non possono entrare nel Paese e devono rimanere nella Zona Internazionale dell'Aeroporto di Lisbona".
Oltre all'EECIT dell'aeroporto Humberto Delgado, in Portogallo ci sono altre tre strutture per ospitare i migranti a cui è stato impedito l'ingresso o è stata ordinata l'espulsione: gli EECIT degli aeroporti di Porto e Faro e l'Unità abitativa di Santo António (CIT) a Porto.
Nel 2024, l'IGAI ha effettuato una visita senza preavviso agli EECIT di Lisbona e Porto, gestiti dal PSP.
"Dalle osservazioni fatte durante gli ISAP condotti in questi tipi di strutture, è rimasta evidente la necessità di rivedere il quadro giuridico applicabile ai CIT e agli EECIT [...], al fine di modernizzare e adattare la loro capacità alla realtà migratoria, che è cambiata in modo significativo dal 1994", ha concluso l'ispettore.
Oltre agli EECIT di Lisbona e Porto, l'anno scorso l'IGAI ha ispezionato 69 stazioni GNR e PSP nei distretti di Aveiro, Beja, Braga, Bragança, Castelo Branco, Coimbra, Faro, Leiria, Setúbal, Porto e Vila Real.