Tenendo conto dei dati finali sull'inflazione di ottobre, le tariffe dei pedaggi potrebbero aumentare del 2,3% nel 2026. Il valore è calcolato in base ai dati sull'inflazione, esclusi gli alloggi, per il mese di ottobre, per la terraferma (2,2%), più lo 0,1% di compensazione ai concessionari, secondo un rapporto dell'ECO.

L'Istituto Nazionale di Statistica(INE) ha confermato che l'inflazione annuale è rallentata al 2,3% in ottobre, dal 2,4% di settembre, mentre il tasso di inflazione sottostante ha subito una leggera accelerazione al 2,1% (2% in settembre).

Il tasso annuale del mese scorso, escludendo le abitazioni, che servono come riferimento per determinare l'importo di cui le società di pedaggio possono aumentare i pedaggi nell'anno successivo, era del 2,2%. Questa percentuale è aumentata dello 0,1%, a seguito di un accordo raggiunto nel 2022 con i concessionari autostradali per compensarli di aver bloccato un aumento di circa il 10% nel 2023. In altre parole, i pedaggi potrebbero aumentare del 2,2% nel 2026.

Per legge, i concessionari autostradali devono presentare al Governo la loro proposta di revisione dei pedaggi entro il 15 novembre, per entrare in vigore il 1° gennaio dell'anno successivo, e lo Stato ha 30 giorni per rispondere.

Dopo essere rimaste invariate nel 2020 e nel 2021 a causa delle variazioni negative del tasso di riferimento, le tariffe dei pedaggi sono aumentate dell'1,83% nel 2023 e di oltre il 2% e il 2,2% rispettivamente nel 2024 e nel 2025.