L'iniziativa ha ricevuto l'approvazione unanime della Commissione Bilancio, Finanze e Pubblica Amministrazione (COFAP), con i voti favorevoli di PSD, PS, Chega e CDS-PP, gli unici partiti che hanno partecipato a questa votazione.

Si tratta di un disegno di legge governativo che recepisce nell'ordinamento nazionale le norme di attuazione del Regolamento europeo 2023/1113, che rafforza le misure di contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo nell'ordinamento portoghese, adattando le norme già applicate al settore finanziario in materia di trasferimenti di fondi alla realtà dei cripto-asset.

Con le nuove misure, i "fornitori di servizi di cripto-asset con sede in Portogallo" saranno considerati entità finanziarie ai fini della vigilanza da parte della Banca del Portogallo e dovranno rispettare le stesse regole che le banche devono già seguire per prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo attraverso i trasferimenti di fondi.

Pertanto, la Banca del Portogallo sarà responsabile della supervisione dei "fornitori di servizi di criptovalute con sede in Portogallo", nonché dei "fornitori di servizi di criptovalute con sede in un altro Stato membro dell'Unione Europea, stabiliti sul territorio nazionale in forma diversa da una filiale", e anche degli istituti di credito o di "altre entità di natura equivalente, che operano in Portogallo in regime di libera prestazione di servizi".

Se gli istituti finanziari individuano un "rischio elevato" di riciclaggio di denaro nei trasferimenti di fondi o criptovalute, dovranno "conoscere l'intero circuito dei fondi o dei criptoasset" e "tutti i partecipanti" per garantire che "solo le entità o le persone debitamente autorizzate a trattare" le transazioni di criptovalute siano coinvolte, indipendentemente dalla loro capacità.

Su proposta dei partiti PSD e CDS-PP, l'iniziativa, se approvata in una votazione finale globale e promulgata dal Presidente della Repubblica, entrerà in vigore il 1° luglio 2026, insieme a un'altra iniziativa, anch'essa votata e approvata oggi in commissione, che recepisce il regolamento europeo noto come "MICA" nella legislazione nazionale per rafforzare la vigilanza sull'attività delle società di criptovalute.

Il PS ha presentato un'iniziativa simile, proponendo che le nuove regole entrino in vigore solo nella seconda metà del prossimo anno. Poiché la proposta di PSD e CDS-PP è stata convalidata per prima, questo emendamento non ha raggiunto il voto, in quanto ritenuto inefficace.

Nella stessa riunione è stata votata e approvata all'unanimità anche una risoluzione proposta dal partito PAN, che raccomanda al governo di attuare politiche per combattere la pubblicità ingannevole di cripto-asset sulle piattaforme dei social media.