L'oftalmologia pediatrica è una sottospecialità medica dedicata alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento delle malattie oculari nei bambini. Lo sviluppo visivo avviene principalmente nei primi anni di vita e l'identificazione precoce dei cambiamenti è essenziale per garantire un'adeguata maturazione della vista. Diverse malattie oculari possono colpire i bambini, le più comuni sono l'ambliopia, lo strabismo, gli errori di rifrazione e l'ostruzione del dotto lacrimale nasale.
L'ambliopia, nota anche come "occhio pigro", è la principale causa di perdita visiva prevenibile nell'infanzia. La sua prevalenza varia dall'1% al 5% dei bambini in età scolare. L'ambliopia si verifica quando la stimolazione visiva di uno degli occhi è inadeguata durante lo sviluppo visivo, il che porta a una riduzione dell'acuità visiva, anche in assenza di alterazioni anatomiche.
La diagnosi viene solitamente effettuata durante una visita oculistica di routine, soprattutto in presenza di una differenza di acuità visiva tra gli occhi o di una storia familiare. Il trattamento prevede la correzione del fattore causale, come gli errori di rifrazione con l'uso di occhiali, e la terapia di occlusione, che consiste nel coprire l'occhio dominante per stimolare l'occhio più debole.
Glierrori di rifrazione, come miopia, ipermetropia e astigmatismo, sono molto comuni nella popolazione pediatrica. La prevalenza varia a seconda dell'età e dell'ambiente. La miopia, ad esempio, è diventata sempre più comune. Si stima che un bambino su tre nel mondo sia già affetto da miopia. Questa tendenza è osservata a livello globale, con un notevole aumento della prevalenza, soprattutto dopo la pandemia di COVID-19. Diversi fattori possono contribuire a questo aumento, tra cui l'aumento del tempo dedicato ad attività vicine, come l'uso di dispositivi elettronici, e la ridotta esposizione alla luce naturale.
La diagnosi viene fatta attraverso un esame di refrazione, spesso con l'uso di colliri cicloplegici per rilassare i muscoli oculari. Il trattamento standard consiste nell'uso di occhiali o lenti a contatto. Nei casi di miopia progressiva, l'uso di colliri a bassa concentrazione di atropina e di lenti speciali ha dato buoni risultati nel ridurre la progressione.
Lostrabismo è il disallineamento degli occhi, presente in circa il 2%-4% dei bambini. Può essere congenito o acquisito e, se non trattato, può portare allo sviluppo dell'ambliopia.
La diagnosi è clinica e comprende test come il riflesso rosso, il cover test e la motilità oculare. Il trattamento dipende dal tipo di strabismo e può includere occhiali con o senza prisma, terapia della visione, iniezioni di tossina botulinica o chirurgia dei muscoli extraoculari.
L'ostruzione congenita del dotto lacrimale nasale colpisce circa il 5%-20% dei neonati. È caratterizzata da lacrimazione e secrezione oculare costanti, di solito unilaterali. Nella maggior parte dei casi, la condizione si risolve spontaneamente entro il primo anno di vita.
La diagnosi è clinica, basata sulla presenza di lacrimazione senza segni di infezione oculare. Il trattamento iniziale è conservativo, con massaggio del sacco lacrimale (manovra di Crigler) e misure igieniche. Se non vi è risoluzione entro 12 mesi, può essere indicata una procedura di sondaggio del dotto lacrimale.
Un monitoraggio oftalmologico precoce e regolare è essenziale per prevenire e trattare le malattie oculari nell'infanzia. Molte condizioni, come l'ambliopia e lo strabismo, possono essere completamente reversibili se identificate e trattate in tempo. I genitori, i pediatri e gli educatori devono essere avvertiti dei segni visivi alterati, poiché un intervento precoce è fondamentale per uno sviluppo visivo sano.
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