Questo passo rappresenta un investimento di notevole valore economico, culturale e patrimoniale per il comune e per l'intera regione dell'Algarve.
Il futuro della Fábrica do Inglês si concentrerà sulla celebrazione del suo significato culturale e sulla conservazione del patrimonio industriale che l'ha formata. Una priorità fondamentale sarà la riapertura dello spazio alla comunità, ristabilendo la Fábrica come parte centrale della vita culturale della città. Il primo passo sarà il rilancio del Cork Museum, che nel 2001 è stato nominato il miglior museo industriale d'Europa e nello stesso anno ha accolto oltre 100.000 visitatori.
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Il progetto prevede anche la conservazione e l'attento restauro degli edifici storici del complesso, con particolare attenzione all'iconico chalet del XIX secolo, che continuerà ad accogliere i visitatori come casa da tè. I futuri uffici di Antrix e Carvoeiro Branco saranno situati all'interno di uno degli edifici storici restaurati, rafforzando non solo le radici locali degli sviluppatori, ma anche il loro impegno a preservare e valorizzare l'architettura storica del sito. Un hotel boutique completerà il progetto, favorendo nuove dinamiche economiche e culturali per la città.
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"La Fábrica do Inglês è un punto di riferimento innegabile nella memoria collettiva di Silves. Il nostro obiettivo è preservare la sua identità e riportarla in vita con uno scopo rinnovato che onori il passato, rispetti la sua storia e aggiunga valore al territorio. Siamo orgogliosi di essere in grado di riattivare uno spazio così significativo sia per la città che per l'Algarve", afferma Erik de Vlieger, cofondatore e presidente di Antrix e amministratore delegato di Carvoeiro Branco.
Un patrimonio industriale e culturale di secoli
La Fábrica do Inglês ha radici profonde nella storia industriale e culturale dell'Algarve. Fu fondata nel 1894 come fabbrica di sughero, una delle industrie più importanti per l'economia dell'Algarve nel XIX e XX secolo. Nel 1908, Victor Sadler, cittadino britannico, fu assunto per gestire la fabbrica, legandosi per sempre alla sua identità e all'origine del nome "Fábrica do Inglês" ("Fabbrica dell'Inglese").
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Dopo la cessazione delle attività industriali, il complesso è stato restaurato e, nel 1999, aperto al pubblico come Museo del Sughero, diventando un riferimento nazionale. Negli anni successivi ha ospitato anche concerti, mostre ed eventi culturali, rafforzando il suo ruolo di polo culturale.
Dopo la sua trasformazione culturale, il locale è rimasto attivo per diversi anni, ma alla fine ha chiuso nel 2009 in seguito all'insolvenza della sua società di gestione. Questo ha segnato l'inizio di un lungo periodo di abbandono e degrado. È in questo contesto che Antrix e Carvoeiro Branco hanno iniziato a intraprendere iniziative per il recupero del sito, riconoscendone pienamente l'importanza storica e culturale.
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Un progetto radicato nell'impegno e nei legami locali
La realizzazione di questo progetto non sarebbe stata possibile senza il forte sostegno del Comune di Silves. Sottolineiamo la visione e i contributi chiave del sindaco Rosa Palma e del vicesindaco Luísa Conduto, così come il coinvolgimento del consigliere Maxime Sousa Bispo, responsabile della pianificazione e dello sviluppo urbano, e dei servizi di gestione urbana sotto la sua guida. La loro collaborazione istituzionale e tecnica è stata determinante per rendere possibile questo investimento, evitando l'ulteriore degrado del sito e aprendo la strada a questo nuovo capitolo. La nostra gratitudine va anche al Banco Atlântico Europa S.A., un partner fondamentale in questo percorso.
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L'impegno degli sviluppatori nei confronti di Silves si è sviluppato nell'arco di quasi due decenni, da quando Erik de Vlieger ha espresso per la prima volta il suo personale interesse per la Fábrica do Inglês. Nel corso degli anni, questo legame si è approfondito, in particolare grazie alla sponsorizzazione principale del Silves Football Club, guidato da Carlos Placa, il cui continuo sostegno è stato inestimabile. La futura installazione degli uffici di Antrix e Carvoeiro Branco in città rafforza ulteriormente questo legame con la comunità locale.








