Parlando con i giornalisti a margine del Gran Premio d'Italia, che si terrà a Monza questo fine settimana, l'amministratore delegato della Formula 1 Stefano Domenicalli ha detto che "ci sono molte richieste" per essere inclusi nel calendario mondiale.

Imola (Italia) ha ospitato il suo ultimo Gran Premio quest'anno e Zandvoort (Paesi Bassi) termina il suo contratto nel 2026. Anche Barcellona è alla ricerca di una nuova sede.

Con il calendario già pieno di 24 eventi, il massimo consentito dall'Accordo Concorde tra il promotore del campionato e i team, saranno poche le novità che verranno introdotte nei prossimi anni.

"Portogallo, Turchia e, recentemente, Hockenheim [in Germania] hanno mostrato interesse. La cosa più importante da capire per i potenziali ospiti è che i posti disponibili sono pochissimi. Pertanto, chi si siede al tavolo deve avere un peso finanziario", ha sottolineato Domenicalli.

Lo stesso funzionario sottolinea la necessità di un sostegno da parte dello Stato.

"Oggi la situazione è diversa rispetto a qualche anno fa, non solo per i requisiti necessari per entrare in Formula 1, ma anche per gli investimenti necessari. Non possiamo dimenticare che stiamo spingendo molto sulla sostenibilità: tutti i promotori devono essere pronti a rispettare gli standard di neutralità di carbonio a partire dal 2030", ha sottolineato.

Inoltre, "gli eventi che ospitano 450.000-500.000 persone dovranno affrontare sfide energetiche".

"Stiamo lavorando seriamente su questi temi e i promotori devono allinearsi. Chi non è pronto non potrà organizzare l'evento", ha assicurato Domenicalli.

Secondo l'italiano, tra i Paesi interessati c'è anche l'Arabia Saudita [per un secondo evento], oltre a nuove destinazioni in Ruanda e Thailandia, che precederanno Portogallo e Turchia. Altre gare dovranno stipulare accordi di "rotazione" per far posto a questi nuovi eventi, compreso quello portoghese.

"È molto difficile. A parte pochi, pochissimi casi, devo dire che circa il 90% dei promotori riceve contributi dai rispettivi governi o enti pubblici. Senza questo sostegno, è molto difficile", ha concluso.

Il 14 agosto, il Primo Ministro Luís Montenegro ha assicurato, in occasione della Festa do Pontal, che tutto è in regola per il ritorno del Gran Premio del Portogallo in Algarve.