Queste misure fanno parte di un parere che l'Ordine degli Psicologi ha preparato sulle modifiche previste nel disegno di legge del governo sulla legislazione del lavoro, e mette in evidenza cinque aree per le quali presenta "proposte concrete basate su evidenze scientifiche".
In una dichiarazione, l'Ordine degli Psicologi(OPP) sostiene che "alcune proposte rappresentano un passo indietro rispetto alla legislazione attuale e non tengono conto delle prove scientifiche disponibili o delle raccomandazioni internazionali".
Per quanto riguarda il lutto in gravidanza, per il quale l'attuale governo propone di eliminare il periodo di assenza giustificata di tre giorni previsto dalla Legge sul Lavoro (CLT), l'Ordine propone non solo di mantenere la possibilità di assenza, ma anche di aumentare il periodo di assenza fino a 20 giorni, "rendendolo paragonabile al lutto per la morte di un bambino già nato".
"La proposta del governo svaluta l'impatto psicologico della perdita e aggrava le disuguaglianze di genere. Trattare la perdita della gravidanza come un evento minore contraddice le prove presentate: il suo impatto emotivo e funzionale può essere, come minimo, paragonabile a quello della perdita di un bambino già nato", sostiene l'OPP.
Congedo parentale
Per quanto riguarda il congedo parentale, e come proposta popolare già presentata all'Assemblea nazionale, raccomanda un'estensione universale a sei mesi, interamente retribuiti, senza condizioni.
L'Ordine degli Psicologi, invece, ritiene che la proposta del governo sul congedo per l'allattamento sia "inadeguata e contraria alle evidenze scientifiche e alle raccomandazioni dell'OMS e dell'UNICEF", e quindi sostiene il mantenimento dell'attuale normativa, che richiede un certificato medico solo dopo i 12 mesi di vita del bambino.
Lavoro flessibile
Per quanto riguarda la flessibilità dell'orario di lavoro per i lavoratori con responsabilità familiari, il documento mette in guardia sulle limitazioni che il governo intende imporre e su come queste possano compromettere l'equilibrio tra lavoro e vita privata, aumentare i rischi psicosociali e colpire in modo sproporzionato le donne.
A questo proposito, chiede di mantenere l'attuale formulazione del Testo Unico del Lavoro (CLT), che garantisce la flessibilità per i bambini fino a 12 anni o con disabilità/malattie croniche.
"L'OPP chiede che la riforma del lavoro sia incentrata sulla promozione di uno sviluppo sano dei bambini, sull'equità di genere e sul benessere delle famiglie", afferma l'organizzazione.
L'OPP chiede inoltre che i genitori beneficino di una riduzione dell'orario di lavoro fino al compimento dei 5 anni, di un congedo parentale parziale e flessibile, di incentivi fiscali per le aziende che promuovono l'equilibrio tra lavoro e vita privata e di campagne di alfabetizzazione pubblica sulla genitorialità e sulla salute mentale.
"L'OPP ribadisce che legiferare sul lavoro significa legiferare sulla salute, sullo sviluppo umano e sulla giustizia sociale. Il progetto di legge, nella sua forma attuale, mette a rischio questi pilastri", aggiunge.